Cosa sono le criptovalute

Qui la mentalità impone ancora di ricorrere al cash per sbrigare qualsiasi faccenda, è come se si avesse paura di essere fregati a causa delle carte, quindi figuriamoci quello che molti italiani possono pensare di usare “moneta virtuale” https://permaculturaitalia.net/intervista-a-bill-mollison/!

Se gli sviluppatori di queste tecnologie avranno il talento e la costanza di far diventare i nuovi sistemi molto utilizzati in maniera trasversale all’interno delle generazioni, dai nonni ai nipoti, non c’è dubbio che il mondo potrebbe diventare un posto più equo ed anche più ricco, come il moderno trading sulle criptovalute sta dimostrando.

L’instabilità dei prezzi è da tempo una delle caratteristiche del mercato delle criptovalute. Quando i prezzi degli asset si muovono rapidamente in entrambe le direzioni e il mercato stesso è relativamente debole, può essere difficile effettuare transazioni in base alle necessità. Per ovviare a questo problema, è nato un nuovo tipo di criptovaluta legata al valore di valute esistenti – dal dollaro statunitense, ad altre valute fiat o ancora ad altre criptovalute. Queste nuove criptovalute sono note come stablecoin e, grazie alla loro stabilità, possono essere utilizzate per una moltitudine di scopi.

Criptovaluta cos’è

Elon Musk nel maggio 2021 ha affermato che Tesla non avrebbe più accettato pagamenti in bitcoin a causa dell’elevato inquinamento di carbonio prodotto dalla transazione, aggiungendo che il carbone, tra tutte, è la fonte di energia più dannosa per l’ambiente , anche la Banca Centrale Europea ha definito, in un suo comunicato ufficiale, che l’inquinamento da carbonio che provoca il bitcoin è “esorbitante”.

Le caratteristiche delle criptovalute le hanno fatte considerare come un porto sicuro nella crisi bancaria del 2008 e come mezzo di pagamento; tuttavia la diffusione più significativa è avvenuta nel mercato nero, in particolar modo in Silk Road. L’originale Silk Road è stato chiuso nell’ottobre del 2013 e ci sono state due versioni in più in uso da quel momento. Negli anni seguenti dall’iniziale arresto di Silk Road, il numero dei famosi mercati neri si è ampliato da 2 a 12, mentre il numero di droghe è aumentato da 18 000 a 32 000.

Con la crescita del settore crypto, anche la regolamentazione si è fatta più stringente. Nel corso degli anni, gli Stati Uniti hanno intensificato sempre di più la loro vigilanza su questo settore. La Securities and Exchange Commission (SEC) ha dato una stretta alle Initial Coin Offering, o ICO, dopo la situazione di estrema euforia del 2017 e del 2018. Anche la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) e altre agenzie statunitensi si sono impegnate a vario titolo.

Poiché il settore delle criptovalute è relativamente giovane rispetto ad altri, non esiste ancora un quadro normativo chiaro in tutte le aree geografiche. Parte di questa chiarezza comprende la classificazione degli asset. Bitcoin viene solitamente considerato una “commodity”, ma Ether e le numerose altre criptovalute non sono state ancora classificate in maniera chiara.

Un’importanza crescente nei criptomercati è inoltre giocata dalle organizzazioni criminali implicate nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Fra il 2018 e il 2023 i cartelli messicani della droga hanno effettuato pagamenti in criptovalute per 37,8 milioni di dollari a grossisti cinesi di precursori del Fentanyl e altri oppioidi; una questione finita al centro dell’agenda estera dell’amministrazione Biden e che ha contribuito ad aggravare le relazioni tra Stati Uniti e Cina, con la seconda accusata di alimentare la crisi degli oppioidi in corso nei primi .

cosa sono le criptovalute

Cosa sono le criptovalute

Negli anni successivi, il Bitcoin ha guadagnato popolarità e ha catalizzato lo sviluppo di altri asset digitali, spesso chiamate “altcoin”. Nel 2011 è stata introdotta Litecoin, seguita da numerose altre criptovalute come Ethereum nel 2015, Ripple nel 2012 e Bitcoin Cash nel 2017, solo per citarne alcune. Questi nuovi token hanno introdotto variazioni nell’architettura tecnica e negli obiettivi di utilizzo rispetto al Bitcoin, portando a una crescente diversificazione del panorama delle criptovalute.

Ma il token Ether (anche chiamato ethereum) in tutto questo a cosa serve? Se per Bitcoin il valore della moneta e lo scambio di monete tra le persone era il punto centrale, qui sparisce completamente. Su Ethereum il token Ether serve per pagare il gas, ovvero quella quota che va ai validatori quando approvano una transazione. Quando qualcuno compra un NFT, manda del denaro, compra qualcosa in un gioco o qualsivoglia altra operazione, qualche parte ether viene dato ai validatori e qualche altra parte distrutta per non inflazionarne il prezzo.

Bitcoin rimane la criptovaluta più famosa e stabile, grazie al suo status di “oro digitale” e al crescente interesse da parte degli investitori istituzionali, rafforzato dall’approvazione degli ETF spot nel 2024. Il supporto politico e l’adozione crescente a livello globale potrebbero portare Bitcoin a nuovi massimi nei prossimi anni.

Le criptovalute funzionano grazie a un sistema decentralizzato basato sulla tecnologia blockchain, che consente di registrare e verificare le transazioni in modo sicuro e trasparente, senza la necessità di un ente centrale.